Annalisa Milani FAMI SpA

Annalisa Milani, co-titolare di FAMI SpA, sottolinea quanto è ed è stato importante il contributo di tutti i collaboratori quando si sono presentati dei momenti di crisi. L’Azienda è un insieme di valori da condividere a tutti i livelli.

Gli inizi dell’avventura imprenditoriale

Sono Annalisa Milani e lavoro nell’azienda di famiglia praticamente da sempre. Mi occupo del commerciale estero, quindi questo è il mio ruolo in azienda. FAMI nasce nel ’29, fondata dal nonno, dal nonno paterno e aiutato poi dai figli a costruire una realtà che oggigiorno è diventata una realtà a livello internazionale. C’è da dire che il nonno era una persona molto, molto schiva, di poche parole, molto duro, ovviamente legato a quella che era la sua epoca. Però è sempre stata una persona molto caparbia, molto determinata ed è stata proprio questa determinazione, che insieme ovviamente proprio all’aiuto dei figli, lo ha portato ad essere un imprenditore di successo.

I soldi per iniziare

Quando il nonno ha iniziato questa sua avventura imprenditoriale, soldi non ce n’erano assolutamente, era un periodo di estrema crisi. Diciamo che però il nonno, appunto, sapeva cosa voleva fare. Lui aveva la capacità e la conoscenza e riusciva a lavorare molto bene il ferro, perché questo gli veniva, comunque, da un’esperienza che aveva avuto in precedenza, con un lavoro appunto precedente. Quindi, ha sfruttato questa sua capacità e questa sua voglia di mettersi, comunque, a servizio, inizialmente di alcune famiglie, ma poi anche delle imprese e l’ha trasformata in quella che poi è diventata la sua attività. Un aneddoto molto particolare che mi è stato raccontato da sempre, è che comunque i suoi clienti non lo pagavano con dei soldi, bensì con dei beni, tipo un pollo, piuttosto che con un pezzo di formaggio, piuttosto che non lo so qualcos’altro comunque non c’erano soldi, purtroppo all’epoca. Quindi, ci sono state delle difficoltà notevoli quando, quando ha iniziato.

Un episodio negativo ed uno positivo

Sicuramente i due episodi sono collegati, nel senso che per me e non solo per me, un episodio negativo è stata la crisi globale che ci ha colpiti nel 2008 e che ci ha dato, veramente ci ha fatto fare uno stop importante, dopo anni di trend positivi.

FAMI è un’azienda che produce arredamento industriale, allestimenti per veicoli commerciali, abbiamo molte attività e sono dei beni che comunque non sono dei beni primari, di prima importanza, quindi questa crisi, comunque, ha visto fare dei tagli proprio a quello che è il nostro prodotto principale. Quando è arrivata questa crisi noi abbiamo dovuto correre ovviamente in qualche modo ai ripari. Una cosa che io ricordo è che noi abbiamo chiesto anche ai nostri dipendenti di fare dei sacrifici e di essere veramente parte di questa azienda in maniera molto attiva, e una cosa che mi ha stupito e colpito e ricordo con molto piacere è il fatto che proprio tutti i nostri dipendenti, in quell’occasione, e non solo in quella occasione, ci hanno dimostrato di sentire l’azienda un po’ anche loro e quindi ci sono stati veramente molto, molto vicini.

Come dicevo a questo pensiero negativo si associa comunque un pensiero positivo perché proprio in quella fase di crisi la nostra azienda stava affrontando un cambio generazionale, quindi la terza generazione, che è la mia, si stava facendo avanti e quindi noi con alcuni dubbi iniziali, con alcuni timori, un po’ di inesperienza su alcuni campi, insomma ci siamo visti, ci siamo sentiti un po’ in difficoltà.

Però guardando quella che è la storia dell’azienda ci siamo veramente detti che dovevamo comunque impegnarci ancora di più, rimboccarci le maniche e portare avanti quella che comunque due generazioni prima di noi avevano creato, come storia. Sarebbe stato troppo triste vederla appunto svanire a causa di una crisi, piuttosto che di alcune decisioni prese e sbagliate. Quindi, ci siamo rimboccati le maniche e ci abbiamo creduto tanto, ci abbiamo creduto tanto, perché la passione, che comunque c’è stata trasmessa negli anni da inizialmente ovviamente dal nonno, poi dai genitori è stata tanta ed è stata quella proprio la nostra forza per andare avanti e per crederci sempre.

Fare impresa in Italia

Io sono italiana, lo sempre stata e lo sarò sempre. Quindi sento proprio mio questo Paese nonostante sia chiaro che l’imprenditore, insomma, non ha sempre vita facile in Italia.

Le caratteristiche di un imprenditore

Ci sono due caratteristiche fondamentali che secondo me è un imprenditore deve avere: una è la passione per ciò che fa e l’altra è l’empatia.

Credo che senza la passione per quello che si fa e che si vuole fare, qualsiasi idea va, va a morire anche le migliori. Se appunto non vengono, non vengono nutrite e coltivate. Passione è assolutamente necessaria, perché essere imprenditore oggi giorno significa anche riuscire, avere l’atteggiamento a fare notevoli sacrifici. Quindi la passione per il lavoro è fondamentale.

L’empatia è un’altra dote che a me piace molto, perché non è solo riuscire a comunicare a livello verbale, ma è anche riuscire proprio a mettersi in comunicazione con la persona che ci sta di fronte, ad un livello un po’ più umano, un po’ più intimo se vogliamo e io in questa cosa ci credo e ci credo molto. Perché una cosa che per me è fondamentale è riuscire a capire sempre chi mi trovo davanti. Per un imprenditore questo è decisamente importante.

Se proprio dovessi poi aggiungere una terza caratteristica degli imprenditori moderni, mi verrebbe da dire che l’imprenditore oggigiorno deve essere anche molto, molto curioso. Viviamo in un mondo molto dinamico, veloce e la curiosità è fondamentale, ma bisogna essere curiosi non solo di quello che succede fuori dalla porta di casa, ma anche di quello che succede veramente dall’altra parte del mondo, perché oggigiorno quello che succede dall’altra parte del mondo influenza noi nel nostro quotidiano.

Il futuro per le nuove generazioni

Un messaggio che mi sento di dare ai giovani, dal profondo del cuore, è quello di non avere, di non temere mai, di non avere mai paura. Ovviamente, questa cosa è da vedere sia sotto un punto di vista lavorativo, che sotto un punto di vista personale. Quindi, da un punto di vista lavorativo non abbiate paura di viaggiare, di spostarvi e non abbiate paura dei no. Non abbiate paura di farvi contaminare, di avere, di relazionarvi con persone che hanno comunque idee diverse dalle vostre, perché questa può essere comunque un’opportunità. Non abbiate paura di esprimervi, di farvi vedere per quello che veramente siete. Però, ponetevi sempre con molta, con molta semplicità, non, non siate arroganti nel vostro essere, perché questa è una cosa che comunque a lungo andare penalizza. Quindi, ponetevi sempre con molta serenità, con fiducia in voi stessi e quindi credeteci sempre, però sempre, un passo alla volta.

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