Loreno Michielin 32 Via dei Birrai

Loreno Michielin, co-founder e Direttore Commerciale di “32 – Via dei Birrai”, racconta come la qualità e il made in Italy possono essere rappresentativi nel mondo anche nell’ambito della Birra. Bisogna uscire dagli schemi della bibita dissetante e entrare nel mondo della ristorazione, dove la birra si accompagna bene ai diversi alimenti.

Gli inizi dell’avventura imprenditoriale

Sono Loreno Michielin, sono uno dei tre soci fondatori di 32 Via dei birrai, l’azienda è composta dal sottoscritto e da Alessandro Zilli e Fabiano Tofoli.

L’azienda è nata 12 anni fa, frutto di un’idea di queste tre persone, che ci siamo messi insieme per fare un po’ una rottura di schemi sul mondo della birra. La birra è vista sempre in una maniera molto statica, molto triste, diciamo, e che comunque ha voluto dare uno scossone mettendo appunto colore e vivacità. 12 anni di storia hanno fatto sì che 32 oggi è una realtà che, comunque, sta dando buoni risultati e si sta imponendo sul mercato con prodotti di qualità che sono, diciamo, la base della nostra, della nostra azienda.

Siamo di Treviso, siamo vicino a Pederobba, zona di storia e di vino perché siamo vicini anche alla zona di Valdobbiadene. Diamo lavoro a 12 persone tra l’attività e i nostri punti vendita che appunto stiamo sviluppando e sono orgoglioso di essere, diciamo, il più anziano dell’azienda e vedere un’azienda giovane che, comunque, dinamica, con la passione appunto che entrambi, tutti i nostri soci, i miei soci, praticamente mettono nel fare un prodotto che ti viene riconosciuto in varie parti del mondo.

La birra ha un’anima, un corpo, ha un suo perché se viene trattata, se viene rispettata e se viene fatta con certe caratteristiche. Fare birra sembra semplice, ma è molto, molto complesso. Noi abbiamo cercato e stiamo cercando e cerchiamo di fare, diciamo, e di imporci sul mercato con dei prodotti che praticamente sono prodotti che hanno una loro mnemonicità e dove vai a proporre, nella ristorazione. La ristorazione praticamente è quella che con i prodotti italiani, che abbiamo un’infinità di cose, giocare con questi prodotti dà degli ottimi risultati. La birra praticamente ha una sua, una sua storia millenaria e che comunque oggi viene anche proposta non come un prodotto da dissetarsi, ma come un prodotto da abbinamento.

Vi chiederete anche perché 32: 32 sta perché nella tabella merceologica, la birra è numero 32. Via dei birrai perché a Bruxelles c’è una via che si chiama Rue des Brasseurs e l’abbiamo tradotta in italiano. Il cerchio perché è una forma geometrica infinita e il mondo della birra è infinito.

I soldi per iniziare

I soldi sono stati dati da un socio finanziatore che ha creduto nel progetto.

Questo ha fatto sì di avere appunto le basi, le basi di partenza. Una volta che, comunque, poi l’azienda ha iniziato a svilupparsi, abbiamo chiesto aiuto anche alla banca che, appunto vedendo un’azienda nuova, vedendo l’entusiasmo, vedendo anche i numeri che praticamente portavi, perché la banca giustamente, se non ci sono quelli, non ti dà fiducia. E pian piano, praticamente, abbiamo acquisito fiducia da parte loro, ci siamo strutturati e organizzati per fare, creare un’azienda e guardare sempre avanti in maniera, diciamo, costruttiva e futuristica su quello che noi andiamo a fare e a sviluppare.

Un episodio negativo ed uno positivo

Una cosa positiva che mi ha fatto veramente ridere è che un giorno l’impiegata mi chiama al telefono e mi dice: “c’è la squadra dell’Inter che chiede di parlare con uno dei titolari”. Mi passa la telefonata, appunto era l’ufficio marketing dell’Inter, chiedendomi se col numero 32 c’entrava il signor Bobo Vieri, perché effettivamente lui giocava con il numero 32. Io ho rassicurato la proprietà che il signor Bobo Vieri col mondo 32, non c’entra nella maniera più assoluta, perché appunto era un periodo che Bobo Vieri aveva avuto dei problemi con la squadra. Questo mi ha fatto veramente sorridere.

Beh, se queste persone hanno visto 32, vuol dire che siamo un’azienda che ha una certa rilevanza.

Cosa negativa: a volte è la delusione che tu ricevi dalle persone più care o più vicine o pensi che siano vicine a te e cercano di stroncare il tuo entusiasmo e di creare, diciamo, negatività. Ormai è una cosa con cui convivo, scelgo le persone con cui, che mi fanno star bene e evito queste persone.

Fare impresa in Italia

Birra italiana nel mondo, vi garantisco, che viaggio spesso, vende il territorio.

Io ho visto brand italiani a Londra, Hong Kong, Shangai che vendono il territorio, cioè lo stile, tutti vorrebbero venire in Italia e avere quello che abbiamo noi, che a volte non ci rendiamo conto del patrimonio che abbiamo.

32 appunto, io sto cercando di fare questo: per me produrre bottiglie da 75 ed esportarle in varie parti del mondo, io esporto, vendo l’italianità perché appunto la amano e viene accettata.

Le caratteristiche di un imprenditore

Un imprenditore deve in primis credere in sé stesso, se tu non credi in te stesso, tu non puoi trasmettere la tua determinazione e far capire la tua idea agli altri.

Saranno più i “no” che i “sì”.  Però i “sì” che tu andrai a cogliere sono di persone che comunque hanno una tua visione e poi, pian piano, avvalersi di persone che credono in quello che tu fai.

Oggi impresa significa fare squadra, oggi impresa significa lavorare assieme, fare impresa significa condividere pensieri, progetti con persone che hanno una tua linea. Saranno più i “no” che i “sì”, però quei sì che tu raccogli saranno la linfa e il motore che ti spingono per andare avanti. Le belle soddisfazioni arrivano pian piano, non devi aver fretta, devi avere pazienza, non devi vedere solo il dio denaro, non lo devi vedere, ma devi vedere un fiorellino che lentamente cresce e che praticamente, da un fiore si trasforma in un albero e vedere questa tua realtà che viene poi condivisa, accettata, sempre, comunque, con difficoltà, perché appunto saranno le cose più negative che a volte ti verranno, ma, appunto, devi essere te stesso: la forza, il motore e la determinazione perché cascherai e ti rialzerai, ma devi ripartire e devi essere positivo, non deve farsi prendere dalle negatività, non deve farsi prendere dal panico, deve essere lui che comanda la propria azienda, lui che condivide dei pensieri, ma che, comunque, i tuoi collaboratori ti devono vedere sempre come un punto di riferimento.  Non devi assolutamente mollare, se tu hai un’idea, se tu hai un progetto.

Queste le caratteristiche che un imprenditore deve avere.

Il futuro per le nuove generazioni

Il messaggio che dò per i giovani: allora non abbiate paura di esporvi, non abbiate paura anche di esporvi finanziariamente.

Mi è successo in un’occasione che alcuni giovani mi fanno questa domanda: ma da dove nascono queste idee? Gli ho detto, molto liberamente, fai qualche debito e vedrai che le idee ti vengono! Per cui ragazzi, fate sì, ma giustamente, un’esposizione limitata, ma vedrete che quando avete un debito le idee vi vengono e praticamente prenderete coraggio in voi stessi, per cui vi aumenterà l’autostima, vi aumenterà praticamente la voglia di fare. Al mattino andrete in ufficio anche mezz’ora prima, questo ve lo garantisco io, o in qualsiasi parte, o qualsiasi lavoro andiate a fare: questo il messaggio che dò a voi giovani, di non avere paura.

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