Gli inizi dell’attività imprenditoriale
Sono Licio Maschio, titolare della Borgoscuro, un’azienda che produce acquaviti d’eccellenza, sulla scia di una tradizione più che secolare.
Sono nato in casa/bottega, dove fin da bambino ho respirato gli aromi delle vinacce e i profumi fragranti della grappa. Fin da giovane ho iniziato il tirocinio in famiglia, sotto la guida di mio padre, dalla raccolta delle vinacce alla affascinante conduzione degli alambicchi. Dopo la laurea all’università Ca’ Foscari di Venezia in economia, ho iniziato il mio percorso lavorativo con l’inserimento nel mondo marketing, sviluppando dei progetti di acquavite innovative con l’obiettivo di sviluppare, di far crescere il mercato tradizionale della nostra grappa in un periodo in cui l’esterofilia caratterizzava appunto i consumi.
Proprio da queste esperienze, da queste conoscenze che è nata la decisione più importante: quella di fondare una azienda, Borgoscuro, che valorizzasse l’alto artigianato della distillazione, in un mercato in cui i prodotti industriali facevano la parte del leone. Avevo capito che il futuro doveva invece passare attraverso l’artigianalità che ha sempre contraddistinto la produzione italiana, e l’obiettivo di Borgoscuro era quello di creare una grappa in cui l’assenza, l’eliminazione totale delle impurità non andasse a pregiudicare l’integrità aromatica, consegnando quindi al gusto la quintessenza della grappa.
I soldi per iniziare
I soldi li ho trovati dai miei risparmi, negli anni di lavoro nell’azienda di famiglia avevo messo da parte un piccolo capitale che ho totalmente investito in questa avventura, per certi versi una follia perché passando da un progetto industriale ad uno artigianale, ho fatto l’inverso di quello che avviene normalmente. Però ho rischiato tutto e sono contentissimo di averlo fatto anche se in questi anni il ritorno economico ancora non
Un episodio negativo ed uno positivo
L’episodio negativo si chiama settembre 2008, la crisi finanziaria partita dal fallimento della Lehman Brothers ha creato una situazione di mercato veramente difficilissima, per noi drammatica, perché contemporaneamente uscì la legge che disciplinò e regolamentò il consumo delle bevande alcoliche alla guida. Per due mesi non abbiamo ricevuto un ordine, si era totalmente bloccato il mercato.
Una situazione veramente complessa e alla quale però abbiamo risposto con coerenza, con i nostri principi e non siamo scesi a compromessi con il mercato e con la qualità e poi alla fine i fatti ci hanno dato ragione.
I momenti belli sono tanti e sono soprattutto quelli in cui la nostra clientela ci conferma l’apprezzamento per la qualità dei nostri prodotti.
Fare impresa in Italia
Fare impresa in Italia è esprimere principalmente sé stessi. Ognuno di noi ha un patrimonio di conoscenze, di esperienze, di attitudini che deve valorizzare. Il patrimonio più importante che abbiamo noi italiani è la cultura, la cultura intesa come realizzazione della bellezza, del saper far bene le cose, è il frutto di secoli di esperienze legate al nostro territorio, alla bellezza del territorio, ai monumenti, alla storia, alla ricchezza enogastronomica, valori che ci permettono di fare bene tantissime cose, molto meglio degli altri Paesi. Un patrimonio, una cultura che il mondo intero ci invidia, cerchiamo di valorizzare questo nostro patrimonio, queste differenze rispetto agli altri Paesi che ci permettono di essere competitivi e apprezzati in tutto il mondo.
Le caratteristiche di un imprenditore
Il mestiere dell’imprenditore è un bellissimo mestiere, perché ti permette di fare quello in cui credi e quello che sai fare. È chiaro che ci vogliono doti di determinazione, di costanza nel lavoro, di conoscenza del mercato, di cultura, ci vuole però molto equilibrio. Io credo che sia uno degli aspetti fondamentali, perché l’equilibrio ti permette di non esaltarti, quando le cose vanno bene, hai successo e di non abbatterti, nei momenti duri, difficili, in cui ti verrebbe voglia alle volte proprio di mollare tutto.
E una cosa poi importante, le aziende sono plasmate da chi le dirige, dall’imprenditore, quindi è fondamentale il comportamento degli imprenditori nei confronti dei suoi collaboratori, perché li plasma, perché se vuoi che siano corretti, efficienti, cortesi, lo devi essere prima di tutto tu.
Il futuro per le nuove generazioni
Un consiglio che dò ai giovani è di valorizzare il proprio patrimonio, ricordando che il patrimonio più importante che abbiamo in Italia è la cultura e poi ovviamente di aprire gli orizzonti con esperienze all’estero, la conoscenza della lingua inglese.
Un consiglio che poi dò non ai giovani, ma agli imprenditori nei confronti dei loro figli è quello di non farli lavorare subito in azienda con ruoli di responsabilità. Fare delle esperienze fuori sotto padrone, credo che sia una delle formazioni più importanti e più utili per un giovane e poi ovviamente l’impegno, lo sforzo, il sacrificio sono fattori determinanti per avere successo.